Ampolle e bottiglie di profumo: dall’argilla al vetro

Profumi e boccette
L’invenzione dei profumi nell’antichità portò alla conseguente necessità di creare dei contenitori dove conservare le fragranze e le essenze prodotte seguendo ricette complesse che le cronache dell’epoca attribuivano agli Dei; ricette a base di ingredienti semplici ma anche di componenti particolarmente preziosi e rari. Il profumo era molto importante per i popoli di 3mila anni fa e oltre, qualcosa di veramente prezioso e indispensabile, legato alla religione e alla spiritualità, non solo dedicato al benessere e alla freschezza del corpo.
L’alabastron
Era quasi ovvio che sostanze tanto pregiate e idolatrate venissero poste in contenitori, ampolle, vasetti e bottiglie di squisita fattura e realizzate con materie preziose. Si hanno notizie della prima boccetta porta profumo dall’Antico Egitto, pare che furono gli antichi egizi a creare l’alabastron una boccetta in alabastro dove veniva conservato il profumo o il balsamo odoroso; la fattura dell’alabastron poteva essere semplice o più elaborata, il pregio esteriore della boccetta dipendeva dal suo contenuto: più era raro il profumo più era elaborata e decorata la boccetta.
Ma anche i Greci, estimatori degli unguenti profumati e delle acque profumate a base di fiori e spezie crearono in onore di quelle sostanze pregiate bellissimi vasi in terracotta, o ceramica, dipinti a mano con raffinata maestria, i colori predominanti erano il nero e il rosa, e le figure che animavano la superficie di vasi e vasetti erano davvero molte, dai motivi geometrici, agli animali, alle complicate scene mitologiche o alle figure intente alla vita quotidiana.
L’unguentarium
Dal dal I secolo a.C le ampolle e le boccette per il profumo grazie ai Romani diventano più leggiadre e trasparenti, essi misero a punto la tecnica del soffiaggio, creando cosi le prime ampolle di vetro dove conservare i profumi e gli unguenti, contenitori magnifici detti appunto unguentarium. Il vetro divenne ben presto il materiale preferenziale grazie alla sua leggerezza e alla sua duttilità.
Per creare boccette porta profumo veniva utilizzata anche argilla e pietra, materiali che ben proteggevano il contenuto, conservandone tutta la fragranza, cosi come il vetro, ma erano materiali estremamente fragili, per questo motivo spesso i porta profumi erano di metallo, materiale indistruttibile e che conservava il profumo meglio, proteggendolo dal calore. Ma il metallo era molto più costoso e molto più difficile da lavorare rispetto alle altre materie con le quali si realizzavano le boccette, per questo motivo era un privilegio delle caste più ricche possedere ampolle, boccette e vasetti di metallo per conservare i profumi.
Porta profumi sempre più raffinati
L’Impero Romano d’Occidente aveva dato un’impronta ben definita alle lavorazioni e alla manifattura dedicata ai porta profumi sempre molto raffinati ed essenziali, quelle linee sobrie però nel periodo bizantino contenitori di profumo risentono delle influenze mediorientali, le decorazioni sono più vistose e pesanti, le boccette appaiono allargate da maniglie, le linee sono senza dubbio meno raffinate di quelle romane.
Anche nel mondo islamico la produzione di boccette, vasetti e bottiglie per il profumo diede vita a una serie di oggetti incomparabili per bellezza e preziosità, veri gioielli dove conservare i profumi preferiti; la tecnica orientale prevedeva il soffiaggio di vetri colorati mescolati a pigmenti metallici, perlopiù di rame e argento, questa particolare tecnica donava al vetro una finitura metallica dai riflessi particolari e preziosi. le bottiglie islamiche si distinguevano per applicazioni e decorazioni metalliche applicate successivamente; i motivi più utilizzati erano quelli geometrici, figure di piante o animali, gli arabeschi e la riproduzione di “versetti” presi dai testi islamici.
I “pomander”
Nel VII secolo si fa avanti l’industria veneziana del vetro, e si afferma ben presto come una delle migliori al mondo; Il Medioevo e il Rinascimento vedono anche la nascita dei “pomander” erano ingegnose palle di profumo grandi quanto il palmo della mano o più piccole, a base di ambra grigia, muschio e altre erbe profumate; queste palline odorose venivano racchiuse all’interno di sfere metalliche traforate o filigranate che venivano portate appese al collo come un gioiello; questo serviva ad avere sempre con sè una fonte di profumo. Questa tecnica di piccoli contenitori da portare addosso contenenti profumo o lembi di stoffa profumata era molto diffusa e trovava utilizzo in svariati modi.
La Francia nel 700′ diventa la Patria del profumo e di conseguenza anche quella delle bottiglie artistiche e preziose; veri oggetti d’arte in stile Rococò, che fu lo stile che segnò l’epoca con i suoi fiori, conchiglie e foglie delicatamente disegnati su vetro latte o porcellana smaltata, i contenitori di profumo erano prodotti in diversi materiali: porcellana, cristallo vetro e metallo. Il cammino della boccetta di profumo non si ferma e cambia aspetto e materiale seguendo la scia dei secoli che passano, nell’800′ il Rococò lascia il posto all’Art Nouveau, le boccette diventano più elaborate con motivi floreali stilizzati e sono realizzate in cristallo e oro con tappi e decorazioni in ottone.
Il profumo diventa il protagonista
Passo passo il profumo diventa il protagonista di una vera innovativa definizione di esso come ” vero prodotto” di consumo con un nome un’etichetta una confezione, nascono i primi marchi famosi che faranno la storia del profumo e delle sue bottiglie. Ed ecco che arrivano anche i primi atomizzatori ovvero gli antenati dei diffusori di oggi a pressione, i primi atomizzatori erano formati da una cannuccia che finiva con un bulbo morbido, con il quale le signore potevano spruzzarsi il profumo addosso, una vera comodità.
Le bottiglie di profumo oggi sono veri oggetti di design, sono un segno distintivo nella camera di qualunque donna, alcune sono addirittura esposte nei musei, altre fanno parte di pregiate collezioni private, molte di loro anche quando il profumo all’interno è terminato restano in bella mostra su qualche mensola del bagno perchè troppo belle per essere gettate via, altre sono più semplici e modeste ma non per questo con meno fascino, sono passate tutte attraverso le varie correnti artistiche, le mode, il progresso, le guerre, le bizzarrie di epoche confuse, e il consumismo, ma sono sempre là, silenziose, attente, sensuali, conquistatrici conquistate, ci avvolgono con due gocce di profumo e i riflessi della Luna.