I profumi di Firenze

I maestri profumieri fiorentini
I maestri profumieri fiorentini realizzavano e tutt’ora realizzano vere opere d’arte olfattive, le note incredibilmente soavi e avvolgenti delle fragranze di Firenze sono la quintessenza paradisiaca dei profumi; fiori pregiati e delicati, o più passionali e robusti donano i loro effluvi a acque profumate e colonie che vengono prodotte da decenni con il medesimo successo di sempre. Fiori come le timide e romantiche violette gli iris odorosi, i narcisi dal forte dolce profumo, la fresca lavanda , e l’immancabile profumo intenso e elegante delle rose si stringono in bouquet raffinati e femminili.
Gli antichi profumi di Firenze
Gli estimatori dei profumi rari e di nicchia conosceranno di certo Fleur de Lys un profumo dalle essenze rarissime, creato da Antonio Visconti, un profumo femminile cosi ricco di fiori da restarne ammaliati, storditi; le note di testa sono forti e agrumate, di fiore d’arancio africano, bergamotto, mandarino e anice; le note del cuore della fragranza sono: rosa, foglia di violetta e di giglio, narciso, e tuberosa; le note di base sono gelsomino, ambra, narciso e violetta; altri nomi ai quali sono legati preziosi profumi sono quelli di: Enzo Galardi e Paolo Vranjes. Firenze dunque non solo città d’arte ma anche culla dell’eccellenza olfattiva, dei profumi esclusivi, antichi e irripetibili; fragranze che hanno quasi sempre il sostegno odoroso e inconfondibile della lavanda che a Firenze chiamano “spigo” e che cresce sulle colline intorno alla città.
I fiori cult
I fiori costantemente presenti nelle formule fiorentine sono dei veri cult del profumo, l’iris, il gelsomino, la violetta, la lavanda, il narciso e la rosa, mixati tra loro, arricchiti da ambra e altre sostanze pregiate danno vita a note di una raffinata femminilità, intensa, passionale, seducente. Un viaggio in un mondo dove i profumi sono arte, espressione purissima del bello e del buono, della gradevolezza, dell’eleganza. Un regno dove bergamotto e tuberosa si sposano dando vita a note di uno charme senza tempo, dove la tenera violetta si confonde con il forte mandarino e il narciso odoroso, uno spazio che vive di vita propria, dove entrarvi significa camminare in una favola.
Profumi che passione
Possedere un profumo non significa solo usarlo, indossarlo, ma anche viverlo, interpretarlo, custodirlo, vi sono veri appassionati, collezionisti sempre in cerca di colonie e profumi esclusivi, collezionare profumi è senza dubbio qualcosa di affascinate, stimolante, unico. I profumi di nicchia, oltre che essere esclusivi sono anche di norma più costosi di altri ma il profumo è qualcosa di cosi profondamente legato al vivere e nello specifico al vivere bene, che non è possibile farne a meno, si è sempre disposti a spendere del denaro per un profumo meraviglioso, desiderato, atteso; soprattutto dalle donne; non a caso Yves Saint Laurent, un grande del mondo del lusso e della moda ha detto : “Il profumo è il fratello del respiro”.
La scia del profumo
Chi non desidera visitare qualche antica bottega fiorentina e scoprire fragranze preziose, mai conosciute prima? “…Così come un accordo musicale, l’accordo di un profumo contiene 4 essenze, o note accuratamente selezionate in base alla loro affinità armonica, ciascun profumo contiene 3 accordi : la testa, il cuore e la base, e quindi fanno 12 note in totale: l’accordo di testa racchiude la prima impressione, dura pochi minuti, prima di lasciare il posto all’ accordo del cuore, il tema dominante del profumo, che dura alcune ore, e infine, l’accordo di base, la scia del profumo che dura alcuni giorni….” (cit. dal film “Profumo” )