Profumo: le origini

Profumo: dal latino “per fumis”
Profumo è un termine che già di per sé evoca qualcosa di piacevole e gradevole; le sue radici affondano nel termine latino per fumis, che significa appunto profumo. L’uomo ha iniziato molto presto a cercare “profumi” per allietare e rendere gradevole il suo habitat e il suo corpo, già nella preistoria scoprì che bruciando particolari resine e legnami essi sprigionavano aromi più o meno graditi all’olfatto e non molto tempo dopo iniziò a utilizzare fiori e bacche per produrre delle rudimentali fragranze da stendere sulla pelle.
Il profumo infatti accompagna il genere umano dalla notte dei tempi. Ne abbiamo testimonianza da vari documenti rinvenuti negli scavi in Egitto, l’Impero dei Faraoni ne sapeva davvero molto sulla profumeria, e vi dava grande importanza, le fragranze erano utilizzate per svariati motivi e non solo per l’igiene quotidiana, per la cura del corpo o per scopi seduttivi, tra le motivazioni più importanti vi erano quelle religiose e ritualistiche. Per gli antichi egizi il profumo aveva doti divinatorie ed esoteriche ad esso veniva attribuito il ruolo di tramite per le preghiere rivolte alle divinità ed ai defunti, inoltre i balsami profumati e le acque profumate venivano utilizzate generosamente durante il processo di imbalsamazione dei morti.
Il profumo nell’antichità
I popoli antichi erano già all’epoca esperti produttori di essenze e fragranze, abbiamo notizia di una delle prime fabbriche di profumo a Cipro, nella città di Pyrgos nel XX Secolo a.C, nel medesimo periodo anche greci e romani erano dediti all’uso di profumo. I greci oltre ad usarli per l’igiene e la freschezza corporale ne facevano uso per profumare e ungere gli atleti, l’uso dei profumi era diffuso anche per ragioni mediche infatti veniva utilizzato a scopo terapeutico.
Agli antichi romani invece si deve l’usanza di conservare le essenze in ampolle di vetro, anch’essi ne facevano largo uso e ne cospargevano grandi quantità ovunque: su abiti, letti, capelli, pelle, nei templi sulle vele delle navi e persino sui cavalli. A quanto riportano gli antichi documenti l’uomo amava molto profumarsi e circondarsi di profumi.
L’alcol prende il posto dell’olio
Nel Medioevo però l’arte di produrre e usare i profumi cadde in disuso, durante il Cristianesimo le essenze erano confinate al solo utilizzo di culto; in Europa l’uso del profumo tornò prepotentemente alla ribalta dopo la fine delle Crociate. Agli arabi si devono grandi innovazioni a quel tempo in merito ai profumi, prima di tutto al grande sviluppo del commercio delle spezie e poi per aver inventato o migliorato il processo della distillazione, (non vi sono notizie precise in merito). Quando poi i Mori invasero le terre di Spagna, tutto il vecchio Continente scoprì l’uso dell’alcol che andava a sostituire l’olio e anche l’utilizzo degli alambicchi.
Ma quando fu creato il primo profumo a soluzione alcolica? La storia ci racconta che fu un monaco che si dilettava di chimica in Ungheria, nel 1370 a creare il primo vero profumo “moderno”, che per la sua provenienza geografica prese il nome di: “Acqua Ungherese”. Il tempo correva e arrivò l’epoca del Rinascimento che diede nuovo impulso alla produzione di profumi, caldeggiati e per cosi dire sponsorizzati da Re, Regine, Nobildonne e ricchi cavalieri; fu così che grazie a Lucrezia Borgia, Cosimo de’ Medici, Elisabetta I d’Inghilterra, Caterina Sforza, Isabella e Alfonso d’Este, e ad altri nobili l’industria chimica dell’epoca avvalendosi di materie prime pregiate come: ambra grigia, zibetto, cacao, vaniglia, chiodi di garofano e altre spezie orientali si espanse affinando le tecniche di distillazione e produzione.
Francia regina del profumo
Dopo la Spagna, nel 1633 lo scettro di terra dei profumi passa alla Francia grazie all’attività di Caterina de’ Medici e al suo profumiere personale, per la profumeria nasce l’epoca d’oro con gli sfarzi e i capricci della Reggia di Versailles e la sua nobiltà che detta legge in fatto di moda e di fragranze delicate, questo periodo storico decreta il successo dei profumi e la nascita delle prime marche parigine e la creazione dell’Acqua di Colonia.
Con la Belle Epoque si affermarono i profumi con un nome specifico, una particolare confezione e un marchio, iniziò cosi la vera e propria produzione di profumi unici ed esclusivi, alla quale fece seguito la produzione industriale di profumi in serie anche meno costosi e alla portata del popolino, si fecero strada anche i primi profumi per uomo la nota eau de toilette e i primi “dopobarba”
Profumi e società
Oggi il profumo, dopo un lungo cammino nel quale ha rappresentato anche i momenti più importanti del rinnovamento sociale come l’avvento della minigonna, la rivoluzione femminile, l’epoca degli yuppies, i figli dei fiori, il lancio del bikini, il primo uomo sulla Luna, il successo dei Beatles e la guerra fredda è presente più che mai nella vita quotidiana di ognuno di noi. Il profumo è un segno distintivo, è qualcosa di noi che rimane anche se ce ne andiamo, è una sensazione, un’emozione.
Profumo che passione!
E’ benessere, il piacere di stare con gli altri e con sè stessi, è una scelta e una passione, molte persone usano da anni lo stesso profumo, moltissime altre invece amano cambiare, esplorare il mondo dei profumi e provare sensazioni e essenze differenti, i gusti portano alcuni verso le fragranze speziate, altri prediligono l’aroma degli agrumi, o i fiori orientali dall’odore penetrante, per le donne più giovani ben si adattano i profumi che hanno come base fiori delicati e femminili, per l’uomo è indicato l’aroma di tabacco e legno, o di piante officinali. Negli ultimi anni molti brand hanno introdotto nella loro produzione linee specifiche di profumazioni per animali domestici e l’idea pare aver riscosso un notevole successo-
Il profumo come regalo
E’ anche molto diffusal’abitudine di regalare i profumi, cosa che solitamente risulta gradita a chi li riceve, ma attenzione il profumo è strettamente legato ai gusti e al carattere della persona, è un regalo davvero molto difficile da azzeccare, quindi prima di regalare un profumo è bene accertarsi se conosciamo davvero a fondo chi lo riceverà, o perlomeno cerchiamo di scoprire prima cosa davvero gli piace in fatto di fragranze ed essenze.